Quest’anno siamo tornati a PLUG-MI, ma in una veste diversa. Niente stand, niente esposizione: semplicemente con la voglia di guardare, ascoltare e lasciarci sorprendere. A volte, per ritrovare la potenza della cultura urbana, serve proprio questo: mettersi tra il pubblico e respirare l’energia che si accende dentro e fuori le pareti del Superstudio Maxi.
Tra live show, installazioni e brand, un progetto in particolare ci ha catturati: parliamo di “Street Philosophy Collective Art Show”, curato da Key Gallery insieme a Quadruslight, che avevamo già avuto modo di conoscere e apprezzare in alcune altre occasioni meneghine.

Chi conosce l’Arte Urbana sa che ogni muro, ogni superficie, nasce per essere attraversata dalla luce. Qui però il concetto è stato letteralmente portato oltre. Quadruslight, realtà innovativa nel campo della retroilluminazione, ha infatti trasformato le opere in corpi vivi, pulsanti, capaci di modificare la percezione dello spazio stesso. Non più solo quadri o supporti, ma esperienze immersive: l’opera che brilla, lo spettatore che si specchia in essa, la luce che diventa parte integrante del linguaggio urbano.
Key Gallery ha orchestrato questa visione con un “dream team” di artisti che non hanno bisogno di presentazioni: Alice Pasquini, Giorgio Bartocci, Diamond, Pao, Pixel Pancho, Mr. Wany, e molti altri. Ognuno con il proprio stile, ognuno con il proprio racconto, ognuno amplificato dalla retroilluminazione che ne ha rivelato sfumature nuove.

E non si è trattato solo di estetica: c’era un respiro collettivo, un pensiero condiviso che ha unito poetiche diverse sotto un’unica luce. Da qui il titolo “Street Philosophy”: un manifesto di come l’Arte Urbana sappia reinventarsi senza perdere la sua anima.
A completare il percorso, il contributo di Gianmarco Maraviglia, che ha scelto Milano e le sue sottoculture urbane come protagoniste di un racconto fotografico anch’esso retroilluminato. Un ponte tra l’occhio del fotografo e le energie invisibili della città, che grazie a Quadruslight diventano impossibili da ignorare.