Nato nel 2014 da un’idea maturata durante la Scuola di Giornalismo Walter Tobagi di Milano, Another Scratch In The Wall è diventato, nel tempo, un blog (e poi un sito) di divulgazione giornalistica sul tema dell’Arte Urbana, con particolare interesse per la Street Art e per i Graffiti. Nel 2018, poi, Another Scratch In The Wall è diventata un’associazione culturale e nel 2019 un’ACU – Associazione per la Creatività Urbana della campagna nazionale di sensibilizzazione promossa dal Ministro della Gioventù e INWARD, Do the Writing!.
Notizie dall’Italia e dall’estero, interviste ad artisti internazionali, recensioni di eventi, foto e reportage da tutto il mondo: Another Scratch In The Wall è oggi un sito per appassionati della materia che vuole tuttavia rivolgersi a un pubblico ampio per restituire un’immagine il più possibile aggiornata (e fedele) della realtà in cui è calata oggi l’Arte Urbana. Contesa, come sempre, tra legalità e illegalità, tra galleria e strada, tra una crew e l’altra, tra innovazione e vecchia scuola.
Non solo. Da alcuni anni a questa parte il progetto di Another Scratch In The Wall è impegnato anche nella realizzazione di Urban Art Tour e Urban Art Workshop a Milano: passeggiate a tema per imparare a conoscere le città in cui viviamo attraverso le storie che i loro muri ci raccontano, ma anche laboratori per imparare la tecnica della spray can art, lezioni per scuole di ogni grado e centri culturali e aperitivi con gli artisti.

Clara Amodeo

Miriana Cappella

Lorenzo Todaro

Camilla Castellani
Pavese di nascita e pendolare per vocazione. Ho stretto un patto diabolico con Trenitalia, ma grazie a Belzebù la street art e i graffiti sono diventati una delle mie più grandi passioni. Amo scrivere e girovagare. “Riqualificare” è una delle mie parole preferite.

Raffaella Carillo
Curatrice d’arte contemporanea, nata e cresciuta a Milano, ma trasferita a Brighton da ormai più di due anni. Dell’arte di strada amo la prepotenza, la vitalità e la capacità di fare davvero la differenza per le persone che la vivono. Sono fermamente convinta che l’arte sia sempre una forma di relazione e non si può pretendere che le persone vadano dall’arte se l’arte, per prima, non va dalle persone. Per questo ho appena lanciato il magazine online www.metropoliscontemporary.com