Il viso incappucciato, le bombolette nella tasca della felpa, lo sguardo basso per non farsi riconoscere. Siamo davvero sicuri che quello è un writer? O, piuttosto, è la visione distorta che un po’ tutti ci siamo fatti di un writer, un losco figuro che “attacca” nel buio della notte? Lavorare sui muri…
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