Torna il Wonderwallà Festival: Tellas, Franco Fasoli, Pixel Pancho, Joys, Orion e un’opera collettiva di 6000 “pixel”

di Camilla Castellani

Vallà, piccolo borgo nel trevigiano, frazione del comune di Riese Pio X, torna a trasformarsi in un grande laboratorio artistico a cielo aperto. Oggi è infatti è il giorno del taglio del nastro del Wonderwallà Festival, che prende il via con la creazione del murale collettivo “Il Piccolo Pixel”, per celebrare gli 80 anni del capolavoro letterario Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Dal 29 agosto al 7 settembre, dunque, il festival invita tutti e tutte – artisti, residenti e curiosi – a prendere parte alla realizzazione dell’opera, un murale composto da quasi 6000 tasselli, o “pixel”, della misura di 6×6 cm l’uno, che chiunque avrà l’opportunità di dipingere, contribuendo così alla creazione di un mosaico collettivo che formerà l’immagine iconica del Piccolo Principe.

Franco Fasoli

L’idea del murales a tecnica di mosaico non è solo un tributo all’opera di Saint-Exupéry, ma anche un modo per far sentire ciascun partecipante parte di qualcosa di più grande. Federico Pietrobon, illustratore e artista, avrà un ruolo chiave nell’integrare il suo lavoro con il contributo collettivo, così da rendere omogenea e unica l’opera finale.

Ma il coinvolgimento per il festival è un vero e proprio mantra. Non è la prima volta che Wonderwallà coinvolge così tante persone. Lo scorso anno, infatti, in occasione del cinquantesimo anniversario della “Grammatica della fantasia di Gianni Rodari, la kermesse ha visto la partecipazione di 256 poeti che hanno contribuito alla creazione di un lungo murale dedicato all’autore. Nel 2022, invece, il testo completo de “Le Avventure di Pinocchio di Carlo Collodi è stato trascritto su un muro di 50 metri da ben mille volontari.

Millo

E, a proposito di tasselli, anche l’edizione 2024 del festival è un tassello di un’operazione più grande. Il Wonderwallà Festival è infatti parte del più ampio progetto The Wallà, nato nel 2021 con l’obiettivo di trasformare i muri di Vallà in tele per opere d’arte, per ridare nuova linfa a spazi urbani in disuso creando nuove opportunità culturali – ed economiche – per il territorio. Fino ad oggi, sono stati realizzati 17 murales, di cui 13 su pareti private e 4 su superfici pubbliche, grazie al contributo di artisti internazionali come Ericailcane e Sten&Lex. E quest’anno non sarà da meno: Tellas, Franco Fasoli e Pixel Pancho hanno appena concluso i loro lavori, mentre Joys e Orion prenderanno bombolette e colori in mano dal 7 al 12 ottobre presso l’Officina De Marchi di Via Montello.

Peeta

Infine, tutto il festival sarà seguito a distanza da un team di studiosi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnati in un progetto di salvaguardia dell’Arte Urbana italiana. I dipinti murali contemporanei sono realizzati infatti con materiali commerciali di origine sintetica, scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità; le conseguenze a volte sono evidenti, da variazioni cromatiche al distacco della pittura. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murale e sapere quali eventuali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine e nel farlo formare la generazione di conservation scientist del futuro.

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