48×50 Segnalibri: a Napoli graffiti writing, street art e nuovo muralismo a confronto

di Clara Amodeo

Era il 2005 quando INWARD produsse la sua prima esposizione, “Quarantotto Segnalibri”: in quell’occasione 24 graffiti writer italiani rielaborarono la propria estetica su due piccoli (decisamente molto più piccoli dei muri a cui erano abituati) supporti, stampati poi in centinaia di esemplari di segnalibri d’artista (di cui, grazie a KayOne, anche io possiedo una copia comprensiva di tutti loro). Nel 2017, poi, la storia si è ripetuta: le produzioni di 25 esponenti italiani di street art e nuovo muralismo sono infatti confluite in “Cinquanta Segnalibri”, un panorama multiforme che riflette differenti background e restituisce la ricchezza dei diversi stili tipici dell’ancora più attuale e ampia creatività urbana italiana.

Oggi, e fino al 6 dicembre, nella sede del Maschio Angioino di Napoli (Sala Litza Cittanova Valenzi), la mostra collettiva “48×50 Segnalibri”, prodotta da INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e Fondazione Valenzi, pone a dialogo per la prima volta le due precedenti collezioni: “Le opere – spiegano gli organizzatori – sono presentate al pubblico attraverso tre livelli di lettura: il primo racconta una delle possibili evoluzioni del graffiti writing dai pezzi in miniatura al concettuale; il secondo riporta vari stili e forme della street art e del nuovo muralismo, tra illustrativo, realistico, astratto, geometrico, informale; il terzo infine sperimenta dialoghi tra i due flussi, negli accostamenti verticali tra le opere. In mostra sono complessivamente alcuni degli artisti tra i più rappresentativi della creatività urbana italiana”.

E Luca Borriello, direttore INWARD, aggiunge: “Graffiti writing, street art e nuovo muralismo stanno vivendo soprattutto negli ultimi anni una stagione di importante apprezzamento istituzionale e popolare che si accompagna al loro valore culturale e artistico già consolidato da decenni presso esperti e studiosi. Rientrare a Napoli con questa doppia collezione rappresenta l’occasione per mostrare scorci ed evoluzioni dei fenomeni e degli artisti italiani”.

Gli artisti in mostra sono, per la parte di graffiti writing, Airone, AtomUan, Bean One, Cyop, Demon, Diamond, Dropsy, Eno, Iabo, JB Rock, Kaf, Kayone, Kemh, Ozon, Phato, Polo, Pope, Rae Martini, Slork, Stand, Verbo, Wany, Zeno.K e Zentwo; per la parte di street art e nuovo muralismo, invece, Alberonero, Bifido, Camilla Falsini, Corn79, Daniele Nitti (Hope), Flycat, Geometric Bang, Luigi Loquarto (Gig), Giorgio Bartocci, Giulio Vesprini, G-loois, Gola, Gue, Ironmould, Kerotoo, La Fille Bertha, Loste, Matteo Brogi, Mattia Campo Dall’Orto, Mr. Fijodor, Orticanoodles, RMOGRL8120, Rosk, Xel e Zeus40.

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