AppARTEngo Festival 2021: viaggio da Gorgoglione a Stigliano

di Camilla Castellani

Lo scorso 25 giugno si è conclusa una residenza artistica in cui protagoniste sono state 7 donne. È successo a Gorgoglione, la Città della Pietra nonché comune lucano in provincia di Matera, in occasione del primo spin off di AppARTEngo Festival 2021 (ne abbiamo parlato qui).

Iniziato l’1 giugno scorso, in concomitanza con il via alla quinta dizione del Festival Internazionale di Arte Pubblica della Basilicata – con la direzione artistica di Alessandro Suzzi –, lo spin off della kermesse lucana – dal titolo “ARTE CON E PER LE DONNE” – ha chiamato al confronto sul tema del femminile 5 Urban Artist e 2 performer. Provenienti dall’Italia e dall’estero, le artiste hanno potuto dialogare nel profondo con le donne della comunità locale. E se queste ultime sono state portatrici di solide radici e sapienti tradizioni che affondano nella cultura del territorio, le prime hanno saputo ascoltare le testimonianze e i vissuti della comunità femminile locale interpretandole con il proprio stile e la propria arte.

Un’esperienza artistica e personale – quella vissuta da Nian, Gamze, Florentia Duràn Itzaina, Kiki Skipi e SteReal – con cui le donne (tra cui italiane, turche e venezuelane) hanno potuto vivere e percepire appieno uno spaccato della Basilicata, in quanto terra ricca di un notevole patrimonio artistico, culturale e naturale. E ciò rispecchia appieno l’intento di AppARTEngo Festival: la presenza e il lavoro fatto dalle artiste, come donne, per le donne e con esse significa – di fatto – restituire al territorio opere d’arte ma anche momenti di aggregazione, scambio e, soprattutto, appartenenza ad un luogo in un certo senso dimenticato.

Ad aver dato la prima rullata di colore al primo spin off di AppARTEngo Festival 2021 è stata Nian, artista fiorentina da sempre vicina al tema proposto per Gorgoglione. Nian ha lasciato così che il suo mantra artistico – il femminino indagato sin dai tempi antichi come potere assoluto e creativo della Madre Terra – si contaminasse completamente con il luogo e le persone. Da qui la scelta dell’acqua come elemento protagonista della narrazione. Un rimando, dunque non solo al Vallone, il fiume che scorre a valle di Gorgoglione e a cui le donne di un tempo si accingevano per fare il bucato, ma anche alla donna. L’acqua – che nell’iconografia dell’opera scorre da un’anfora – è il simbolo della donna come portatrice di Vita. Infine, la grotta di sfondo, che richiama la grotta dei Briganti di Gorgoglione, è l’archetipo del femminino: l’azione di accogliere il cielo stellato è infatti simbolo di protezione materna.

A trattare l’energia del femminile in relazione alla natura è stata anche Gamze, illustratrice e muralista turca con base a Berlino. Attratta anch’essa dalla storia del fiume Vallone e da ciò che rappresenta per le donne locali, Gambe ha lasciato che la sua poetica fluisse in un’iconografia totalmente naturalistica. L’assenza della figura femminile simboleggia dunque il senso dell’opera. L’artista turca ha interpretato il femminile con la metafora della natura: la donna è evocazione potente di un borgo con solide radici nella storia e nelle tradizioni.

Alegoria de crecer” è invece il titolo del muro di Florentia Duràn Itzaina. Artista uruguaiana – e membro del collettivo Licuado – regala a Gorgoglione un’opera in cui viene celebrata la cooperazione delle donne del luogo: espressione di una vera e propria “sorellanza” che, più in generale, coinvolge il genere umano. Florentia narra la sua allegoria con un immaginario surrealista in cui protagoniste sono tre donne: la prima sostiene per i fianchi e mantiene in equilibrio quella che al centro cerca di sollevarsi poggiandosi sulla gamba della terza. Se la disposizione triangolare delle figure orienta lo sguardo di chi osserva il murale verso l’alto, suggerendo un’ascensione, i gesti raffigurati ne mostrano la via: crescere, ci indica l’artista, è sostenerci, sollevarci in collettivo, rendendo possibile ciò che ci pare impossibile da raggiungere.

E mosso dalla forza dirompente della “sorellanza”, che si percepisce a Gorgoglione, e anche l’intervento di Kiki Skipi. L’artista sarda – stabile a Bologna – rappresenta la sinergia tutta al femminile che si respira nella Città della Pietra attraverso una necessità: quella della parola. E più nello specifico, quella di parlare al femminile. Per questo, nell’opera realizzata a Gorgoglione, l’artista, negli uccellini che escono dalla bocca della figura femminile principale portandone in volo un’altra, ha voluto raffigurare la forza della parola di una donna: se una donna è libera di parlare anche le altre lo diventano.

You’re My Home” è invece il titolo dell’opera di SteReal, che durante il suo creative lab con i ragazzi migranti dello SPRAR Oltre del comune di Gorgoglione ha esplorato il tema del viaggio, analizzando il distacco dalla figura materna. Ad averle dato ispirazione è stata una fotografia scattata durante la mattinata, insieme con i racconti e i vissuti dei ragazzi. Lo scatto rappresenta un abbraccio tra una signora di Gorgoglione – zia Teresa – con Abdourahmane – uno dei ragazzi del centro SPRAR Oltre. Zia Teresa rappresenta simbolicamente tutte le madri che hanno visto i loro Abdourahmane, ossia i loro figli, lasciare la terra natia in cerca di nuova fortuna.

“ARTE CON E PER LE DONNE” si è chiuso infine, il 25 giugno, con gli interventi della poetessa e scrittrice lucana Dora Albanese e della sorella performer Anna Pia Albanese che si sono poste come obiettivo quello di narrare la donna attraverso la propria voce e il proprio corpo, nella performance dal titolo “Fate questo in memoria di me”.

É datato invece 1 luglio il taglio del nastro di Stigliano. Il comune lucano nonché capofila del progetto AppARTEngo Festival, presenta, per questa quinta edizione (1 luglio-30 settembre), una rosa di artisti riconosciuti nel panorama nazionale e internazionale. I protagonisti, che vivranno anch’essi l’esperienza di residenza artistica, si confronteranno sul tema “SEGNALI DALLE AREE INTERNE”. Insieme al francese La Rouille – il primo ad aprire il periodo stiglianese – tra gli Urban Artist presenzieranno: lo spagnolo Borondo, il venezuelano (con base a Roma)Luis Gomez, gli italianiEricailcane, Vesod, Bastardilla, Nemo’s,Gola Hundun, Giulio Vesprini,i russiKirill Vedernicov e Shirdina Vera, Barlo – Urban Artist italiano residente a Hong Kong – e il giovane artista emergente stiglianese Thisisto. E ancora Matteo Ufocinque con i tre docenti Rufa Umberto Giovannini, Maria Pina e Gianna Bentivenga, Matteo Raciti,Hermes Mangialardo e i fratelli Mario e Giovanni Sansone, fino ad arrivare Marta Jovanovic – performer proveniente Serbia – e Lela Perez che chiuderanno con le loro performance questa quinta edizione.

AppARTEngo Festival, per quest’edizione 2021, ha varcato i confini del borgo “madre” per estendersi anche ad altri comuni limitrofi al fine di ridare identità e senso di comunità alle piccole realtà della Montagna Materana (e non solo), afflitte dal problema dello spopolamento e dell’abbandono. Inoltre, per la quinta edizione, a schierarsi a seguito di Stigliano insieme con Gorgoglione e con Rotondella (12-31 luglio), si aggiungono poi Montalbano Jonico (MT) e Sicignano degli Alburni (SA). Montagna Materana il primo e parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano il secondo, i due borghi saranno parte di AppARTEngo Festival 2021 nel mese di settembre, sempre nella forma di spin-off. In particolare, il comune salernitano rappresenta il primo vero satellite di AppARTEngo Festival: il primo passo verso una vera e propria contaminazione del format su territorio nazionale.

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