Dopo giorni di Cantiere Creativo, a cui hanno potuto assistere cittadini e visitatori, il RestArt Urban Festival di Imola inaugura oggi la sua ottava edizione. Con una programmazione leggermente ridotta RestArt 2020 (e fino al 13 settembre 2020) si concentra ancora di più sulla street art, sulle installazioni e sulle mostre.
E se la scorsa edizione è stato l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari ad essere teatro dell’evento, con il murales dedicato ad Ayrton Senna realizzato da Eduardo Kobra, quest’anno sarà l’Istituto Cassiano-Ipsia a fare da base per le opere.
Nel suo ottavo anno RestArt Urban Festival – organizzato dall’Associazione Culturale NOIGIOVANI con il contributo della Città metropolitana di Bologna, il patrocinio del Comune di Imola e Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Imola Faenza Tourism Company – sviluppa il tema della sostenibilità. A farne da portavoce un ospite d’eccezione, l’artista portoghese Artur Bordalo, aka Bordalo II, noto per i suoi animali giganteschi realizzati con rifiuti e materiali di scarto. Simbolo del suo messaggio di denuncia e critica alla società consumistica e di RestArt 2020 sarà un enorme koala realizzato nel giardino dell’Istituto, nella speranza di risvegliare dal letargo le coscienze di tutti su certe tematiche.
Insieme a Bordalo II firmano i muri emiliani anche Labadansky, Howlers Crew, Tera Drop Mambo, Void, Adonai, Luogo Comune, Dissenso Cognitivo – Riccardo Di Stefano Neo Boost, Tilf & The Blackwan, Zolta, Lume, Web 3, Crea e Refreshink