World AIDS Day 2019: il San Sebastiano di Ozmo nel XII Arrondissement di Parigi

di Clara Amodeo

Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia “nel 2018, sono state riportate, entro il 31 maggio 2019, 2.847 nuove diagnosi di infezione da HIV pari a 4,7 nuovi casi per 100.000 residenti”. Oltre a questo “l’incidenza (casi/popolazione) delle nuove diagnosi di HIV è diminuita lievemente tra il 2012 e il 2015, mostrando un andamento pressoché stabile dal 2015 al 2017, mentre nel 2018 è stata osservata un’evidente diminuzione dei casi in tutte le regioni”.

Con questi dati, snocciolati non tanto per fare paura ma, al contrario, per dire le cose come stanno e cancellare lo stigma di una malattia troppo spesso taciuta perché considerata un tabù, si apre il World AIDS Day, la giornata mondiale contro l’AIDS, per il 2019. Per l’occasione l’associazione CICERO, in collaborazione con il Centro per l’arte urbana di Fluctuart, ha invitato Ozmo a creare un’opera nel 12° Arrondissement di Parigi.

L’intervento artistico si inserisce nell’ambito di le Mur12 (progetto di Associazione Cicero realizzato in collaborazione con la Municipalità Mairie12) come iniziativa speciale per tenere alta l’attenzione e sensibilizzare alla causa. Per l’occasione, Ozmo ha reinterpretato, com’è tipico della sua poetica, il San Sebastiano di Rubens: il corpo del Santo, soccorritore dei sofferenti e protettore contro tutti i virus, un tempo invocato per la peste, è raffigurato, come già l’artista ha sperimentato, disteso, a portata di sguardo dei passanti. Come vuole la tradizione biblica, è trafitto da frecce, suoi attributi e già allegorie di contagi ed epidemie, avvolto e attraversato da un filo rosso come il sangue che procede destrutturando l’intera composizione. L’effetto pixel applicato al suo volto (anche questa cifra stilistica di Ozmo) da un lato sottrae la sua identità soggettiva, dall’altro ci restituisce la peculiarità della sofferenza umana, il suo non escludere nessuno.

A chiudere la composizione, due elementi pop ripresi da un famoso cartone animato francese di fine anni 80: chi non ha mai visto almeno una puntata di “Siamo fatti così”? Sono i virus che fuggono inseguiti da elementi che nel fumetto rappresentano dei globuli bianchi, i protettori dell’organismo umano.

“Alto e basso, sacro e profano, toni drammatici e giocosi – scrivono gli organizzatori – l’orizzontalità della scelta compositiva che suggerisce la trasversalità e vicinanza, i rispecchiamenti e i cortocircuiti ispirati dalle citazioni fanno di ‘Il Sogno di San Sebastiano’ un’opera intima al tempo stesso universale in grado di coinvolgere con la sua potenza evocativa, una sfida aperta allo sguardo che invita a una riflettessione profonda e complessa”.

Il murale, poi, verrà inaugurato oggi, 30 novembre, alla presenza dell’artista e di Jean-Luc Romero, vice sindaco di Parigi 12° incaricarito della cultura, Cavalier della Legione d’Onore, attivista nella lotta contro l’AIDS da oltre 20 anni e primo politico francese ad aver rivelato di avere l’AIDS.

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