BRUTTISSIMA, la rassegna diffusa nella Torino dell’Art Week 2019

di Clara Amodeo

Altro che Artissima: la vera settimana dell’arte a Torino è brutta. Anzi, BRUTTISSIMA. È questa la nuova provocazione lanciata dal collettivo Simplification Art, che proprio questo fine settimana riporta in auge un progetto loro caro: quello, appunto, di BRUTTO.

Questa volta gli artisti si sono immaginati una vera e propria “rassegna diffusa di opere, installazioni e segnalazioni” immaginando e creando un percorso che portasse i visitatori a conoscere e vedere le opere disseminate dal collettivo in circa 20 luoghi della città. Tutti accomunati da un’unica semplice e ineluttabile caratteristica: quella di essere brutti.

“Non si parla solo di bruttezza estetica – raccontano gli organizzatori – ma anche di quel senso di brutto lasciato dall’assenza della socialità causata, a sua volta, dalle mancanze tanto della pubblica amministrazione quanto della società”. Ed ecco dunque che sette installazioni, vecchie e nuove, vanno ad adornare posti quali piazza Baldissera, corso Siccardi angolo via Cernaio, lago Montebello e i Murazzi. Altrettante, poi, le insegne apposte in luoghi brutti e abbandonati, per connotarli in quanto tali e cercare di porre rimedio, almeno smuovendo le coscienze civiche: le “targhe commemorative che segnalano i luoghi della rinuncia al bello in città” sono state apposte, oltre che nei posti sopra indicati, anche in via Borgo Dora, via Sant’Ottavio angolo via Verdi, all’ex zoo e all’ex caserma La Marmora.

Ma non finisce qui. Come per ogni fiera che si rispetti, anche BRUTTISSIMA avrà locali, parcheggi e bagni convenzionati: se questi ultimi sono i vespasiani pubblici e i parcheggi sono quelli, sempre brutti, presenti in città, i locali sono veri ristoranti in cui si potranno trovare il merchandising di BRUTTO con tanto di genialissimo accredito da ritagliare (perché assolutamente inutile) e timbri per marchiare autonomamente la location brutto lasciando, così, il proprio “commento soggettivo, sgradito e non richiesto”. E domenica 3 novembre sera, a fiera finita, verranno ritirate tutte le opere.

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