Collettivo FX, NemO’s e Nulo a Montecavolo: “Lo strano caso della Parini s.r.l.”

di Clara Amodeo

“Succede che una azienda che fa macchine per la separazione dei rifiuti decide di farsi fare due facciate e una cabina da gente che dipinge. Si può chiamare inaugurazione – quella di venerdì alle 18,30 – ma in realtà è un momento per capire cos’è successo, considerato che è qualcosa di assolutamente insolito. A Orologia di Montecavolo (RE) da Parini S.r.l.”. Così scrive il Collettivo FX sulla sua pagina Facebook. Ed è effettivamente insolito, per quanto auspicabile, quello che succederà oggi in provincia di Reggio Emilia: l’inaugurazione di tre opere, una facciata di Collettivo FX, una di NemO’s e una cabina di Nulo, su richiesta di un’azienda, la Parini S.r.l., che non ha voluto parlare di sé ma ha preferito far parlare gli autori riguardo a temi di stretta attualità per arricchire di significato un luogo di lavoro.

A espormi tutta la sua presa bene è uno dei diretti interessati, il Collettivo FX: “Questo progetto è strano perchè l’azienda non ci ha chiamati per uno scopo di marketing, non eravamo in una fiera, non abbiamo lavorato su un prodotto e non eravamo in uno showroom. Questa è un’azienda che produce la tipica metalmeccanica della zona, quella di precisione, che esporta in tutto il mondo e che non ha nemmeno dei clienti che vanno a visitare uno showroom. E, nonostante questo, ha chiamato tre artisti per farsi rifare le pareti, raccontando temi che non riportano in alcun modo riferimenti stretti all’azienda stessa per il reale piacere di rendere un luogo di lavoro molto più bello.

Ed è proprio questo il senso e la novità del progetto: usare la pittura, il disegno, il muralismo come strumento per cambiare un luogo in cui la gente vive e lavora. In questo c’è anche un apsetto di immagine dell’azienda, certo, ma la cosa interessante è altra. Non solo. Assieme a Cesare Bettini di RestArt di Imola, abbiamo ragionato sull’iconografia e abbiamo fatto delle proposte tirando in mezzo anche NemO’s: non avremmo mai pensato che entrambe le proposte fatte potessero essere accettate subito”.

E i soggetti? “I soggetti – prosegue Collettivo FX – sono legati all’ambiente e in particolare al tema del riciclo. NemO’s si è concentrato su un discorso di mancanza di testa della gente, raffigurando una scena in cui i personaggi usano la propria non per ragionare ma per metterci dentro l’immondizia. C’è propria una scena in cui una persona col badile riempie la testa di un’altra di immondizia. Io invece ho preso come animale simobolo una cicogna, che è l’animale che fa nascere i bambini, e ne ho riprodotte cinque colorate: di queste, quattro portano con sé i vari materiali da riciclare, (ferro, carta, plastica e vetro), mentre la quinto porta nel becco i gesti e i comportamenti delle persone. Ho voluto così rappresentare le cinque forme di riufiuti, quattro dei quali sono quelli solidi urbani e il quinti è il rifiuto morale delle persone. Di fianco a ogni rifiuto, poi, ci sono dei numeri: si tratta dei dati, raccolti da Parini S.r.l., che stimano quante tonnellate di ciascun materiale saranno prodotti dall’uomo da qui al 2050: pensa che entro quella data ci saranno un miliardo e quttrocento milioni di tonnellate di plastica, che significa 200 chili a persona sul pianeta Terra, quattro volte il proprio peso. Ultimo ma non ultimo è il pezzo di Nulo, ragazza uruguaiana, che ha dipinto una cabina Enel con un lavoro astratto, senza dare un significato diascalico all’opera come invece abbiamo fatto io e NemO’s”.

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