C’è una notizia nella notizia: mercoledì 15 maggio, a partire dalle 18.30, Avantgarden Gallery inaugura il nuovo spazio espositivo. E lo fa con TUTT COUS! la prima mostra italiana di 1UP, la crew berlinese più famosa, pazza e interessante del mondo, oltre che la più amata dalla sottoscritta.
In mostra verranno presentate opere, installazioni interne ed esterne alla galleria, foto e video per ripercorrere le azioni più eclatanti che hanno fatto di 1UP il fenomeno internazionale che è oggi. Per l’occasione, poi, Avantgarden Gallery sarà una delle tappe del tour di “One week with 1UP”, il libro di Martha Cooper, che per un’intera settimana ha seguito e documentato gli interventi della crew. E, udite udite, in anteprima mondiale saranno proiettati 30 minuti inediti del making of di quest’ultimo.
Ma come descrivere gli 1UP? Io ci avevo provato, tempo addietro, in questo articolo sul mio viaggio a Berlino. E alla critica di un amico writer “ma scrivono solo 1UP, sono buoni tutti”, rispondo con le parole di Michele Mezzano, che ha scritto il testo-manifesto della mostra: “La questione non è chi sia 1UP, ma piuttosto cosa sia 1UP. Si legge ‘One Up’ e vuol dire ‘One United Power’. Protagonista non è la tag in sé, ma l’azione. Lo scopo non è più stupire lo spettatore attraverso immagini e lettere ricercate, ma coinvolgerlo emozionalmente nella creazione del pezzo. I 1UP realizzano interventi in luoghi fino ad oggi inaccessibile ai writers: come in Indonesia, dove hanno creato il primo blockstyle subacqueo per denunciare la progressiva scomparsa della barriera corallina o in cima ai palazzi di tutto il mondo. Le loro azioni sono azzardate, fanno spettacolo, ma parlano soprattutto di socialità, solidarietà e di comunità. Dal 2003 a oggi, hanno raggiunto altezze vertiginose per imprimere quelle tre semplici lettere, dai contorni neri e definiti, che sono la loro sigla. La semplicità è anche un forte strumento di condivisione. La lettera, non solo torna ad essere comprensibile, ma diventa impossibile non leggerla e non ci si può non chiedere: come hanno fatto ad arrivare così in alto? Dall’orizzontale al verticale, i 1UP oltrepassano il limite del muro, invitandoci ad alzare lo sguardo, proprio dove non ci aspetteremmo mai di trovare qualcosa. E’ così che una trentina di ragazzi qualunque, della working class berlinese, sono diventati 1UP, la Crew più conosciuta la mondo”.
La nuova sede di Avantgarden Gallery, dicevamo: come ci raccontano dallo spazio espositivo, “Avantgarden ha aperto nel 2007 e oggi si sposta di pochi metri, in uno spazio ancora più ampio e con giardino, sempre all’interno dello stesso contesto industriale di Via Tertulliano 70 (vicino a Porta Romana, in cui è stato realizzato anche TE.DISTRICT un open day per visitare le diverse realtà creative presenti negli ex capannoni industriali riconvertiti in suggestivi spazi). Avantgarden intende fornire nuovi strumenti critici e di lettura sul mondo dell’arte urbana nelle molteplici declinazioni legate ad esso, fondendo le metodologie d’analisi dell’arte tradizionale con le nuove istanze ed i nuovi codici promossi dalla cultura underground internazionale. Lo spazio ospita collettive e personali di tutti quegli artisti nati e radicati nell’ambito dell’arte urbana che si sono distinti per aver delineato percorsi fortemente originali e personali, contribuendo ad apportare nuove idee e nuovo respiro al panorama artistico contemporaneo. Particolare attenzione viene inoltre rivolta alla creazione di mostre site specific, raccolte di opere esclusive che nascono dall’incontro tra gli artisti, gli spazi della galleria, il suo staff e l’ambiente milanese”.