Inizia BinG, progetto vincitore del Bando alle Periferie 2018 con la partecipazione di Grafite HB

di Clara Amodeo

È vero, dobbiamo ammetterlo: noi di Grafite HB siamo stati un po’ latitanti, nell’ultimo periodo. Ma la vita prende sempre pieghe insapettate quando sei giovane, di belle speranze e vivi tutto un po’ in freestyle. Per questo, e con non poco orgoglio per tutta la strada fatta fin qui, possiamo finalmente dire: Grafite HB, si ricomincia!

E a questo giro, ci siamo davvero superati: assieme ad ABCittà, Progetto Arca, Gruppo FAS, Legambiente, e con il patrocinio del Comune di Milano abbiamo infatti vinto il bando alle perferie 2018 per andare a intervenire in un’area della città che ricordo sempre con grande affetto e vicinanza.

Si tratta della zona di Greco dove, non a caso, si è decido di sviluppare il progetto BinG, Binari Greco. Come spiegato nel bando stesso di partecipazione, “il progetto BinG si pone come obiettivo la creazione di occasioni – anche fisiche – di incontro che permettano la conoscenza reciproca tra realtà e residenti e, per avviare tale processo, intende partire proprio dagli spazi offerti dalle infrastrutture ferroviarie e dalle zone a esse limitrofe inserite nel contesto del PII Greco.

I dieci mesi di progetto vedranno quindi l’animazione dell’area tra la via delle Rimembranze di Greco e la Ferrovia come centro del progetto sul fronte sociale, sportivo-inclusivo, artistico-culturale, ambienale. L’area che un tempo ospitava il campo da calcio della società Greco San Martino e che permette l’accesso agli Orti di via Rho, ma che dal 2000 il cantiere per la realizzazione del Piano Integrato di Intervento – tutt’ora in corso – ha reso non disponibile si aprirà all’uso temporaneo da parte del quartiere. Il progetto BinG – in riferimento all’accordo con la Borgo Cascina Conti SrL attuale proprietaria dell’area e disposta a cederne la gestione per il periodo limitato di tempo dedicato alla realizzazione del progetto – offre al partenariato una possibilità concreta di sperimentazione in termini di apertura, organizzazione di eventi, decoro. Tale sperimentazione anticiperà la realizzazione delle funzioni previste dal PII: nuovo campo sportivo e area Orti di via Rho”.

E insomma, potevano mancare i murales in un progetto di recupero di questo tipo, che per altro corre parallelo (o, meglio, sotto!) ai binari del treno? Ovvio che no. Ecco perché, dopo una vera e propria ricerca che ha portato le associazioni del bando ad aprirsi alla cittadinanza in una sorta di vox populi che ha incluso grandi e scuole, noi di Grafite HB abbiamo potuto fornire ai nostri artisti gli strumenti per meglio esprimere quello che il quartiere diGreco racconta tutti i giorni, da quasi 100 anni a questa parte, ai suoi abitanti.

Ne sono uscite tre suggestioni, rese con maestria in opere che verranno realizzate sulle pareti di due arcate, le stesse che sorgono proprio sotto al tratto sopraelevato della ferrovia. Korvo, per esempio, ha deciso di rappresentare l’anima green del quartiere. Tagliata dalla Martesana, infatti, questa zona della città si è caratterizzata nel tempo per la presenza di aree verdi che affacciano direttamente sul corso d’acqua, lo stesso che da sempre rappresenta una fonte di approvvigionamento importante per la flora circostante. Grazie a queste acque, poi, l’uomo ha potuto garantire sostentamento e pulizia, motivo, questo, che lo ha portato a costruire abitazioni e piccoli caseggiati, tutti dotati di un piccolo orto, proprio sulle rive del canale. E a proposito di orto, questo tema verrà ripreso e sviluppato dal progetto BinG, nell’intento di sviluppare dei veri e propri orti condivisi per l’intero quartiere. Poeticamente e con gesto morbido, Korvo ha voluto riportare alla luce questa dimensione antica di quello che, fino agli anni Venti del Novecento, era un Comune a sé e che nel tempo non ha cambiato i suoi connotati di piccolo mondo antico, cristallizzato in una città in eterno movimento e assai frenetica.

Neon, invece, ha voluto dedicarsi alla rappresentazione di uno dei simboli più importanti del quartiere: la chiesa della piazza di Greco, epicentro fondamentale per ogni borgo che si rispetti ma anche simbolo di una Milano accogliente, solidale e all’avanguardia per quello riguarda non solo l’arte ma anche la società.  La Chiesa di San Martino a Greco fu costruita alla fine del ‘500 in luogo di una chiesetta del XII secolo: la sua facciata con il tetto a spioventi, le volute laterali e le lesene a scandire il colore bianco, con il refettorio ambrosiano fortemente voluto nel 2015 in vista di Expo Milano (il cui tema era proprio quello dell’alimentazione) con la porta di Mimmo Palladino sono i simboli che hanno ispirato l’artista nella realizzazione della sua opera. A completamente del quadro, poi, Neon ha voluto inserire una serie di alberi e di verzura che fanno da contorno alla scena. Quest’opera dialoga con la precedente di Korvo proprio per la presenza di intere aree verdi che, ancora oggi, circondano l’area della chiesa.

La terza opera, infine, eseguita per mano di Mr Blob, rappresenta la figura di un calciatore intento a calciare un pallone nel mezzo di un campo da calcio. Si tratta della trattazione del tema dello sport, con particolare riferimento alla squadra di calcio locale che per anni ha rappresentato un fiore all’occhiello non solo del quartiere di Greco ma anche della città di Milano. La G.S. Greco Pentagon, con la sua maglietta color verde smeraldo, ha infatti sempre dato animo a chi, nel campo di viale delle Rimembranze di Greco, ha patito freddo e caldo pur di calciare un pallone e dare lustro alla squadra. Nel tempo il campo di calcio si è trasformato in un appezzamento di terra su cui sono cresciute erbacce e si sono affastellati i rifiuti, ma tra gli obiettivi di BinG c’è anche quello di ricreare non solo il campo ma anche la squadra che per tanti anni ha raccolto attorno a sé grandi e piccini del quartiere di Greco.

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