Al grido di “Lose yourself in art” torna a Milano Affordable Art Fair, la fiera d’arte contemporanea con opere famose ma “abbordabili”, vendute, cioè, a prezzi che non superano i 6.000 Euro. Allo Superstudio Più di via Tortona, dal 25 al 27 gennaio, 85 gallerie provenienti da tutto il mondo proporranno artisti nuovi e vecchie glorie a un pubblico attento e interessato, volenteroso, spesso, di “perdersi nel mondo dell’arte contemporanea”. Tante, come raccontano gli organizzatori, le novità in programma nel labirintico spazio di Affordable Art Fair, perchè per ritrovarsi a volte è necessario perdersi. E se volete ritrovare noi di Scratch, perdetevi allo stand della Key Gallery: vi aspettiamo lì! Ma andiamo con ordine.
Iniziamo con “Lose yourself nel Mediterraneo”, una nuova sezione speciale che conduce i visitatori in un viaggio creativo nel bacino del Mediterraneo. Ludovica Cadario cura infatti la Mediterranean Collection, nata dalla collaborazione con Gin Mare. Le sei gallerie, per la prima volta in fiera, portano a Milano le tendenze artistiche più attuali di Portogallo, Spagna, Iran e Albania. “Lose yourself in Asia”, invece, ospita la prima galleria cinese che partecipa ad Affordable Art Fair, assieme ad altre gallerie provenienti dal Giappone e dalla Corea. “Lose yourself in Russia”, ça va sans dire, ospita una galleria che sorge nel cuore di Mosca, mentre “Lose yourself nelle illustrazioni” dedica particolare attenzione a questo genere artistico, che negli ultimi anni ha visto crescere le fila degli appassionati sia tra i giovani (per prezzi e linguaggi), che tra i collezionisti esperti. Con “Lose yourself and think!”, poi, Affordable Art Fair invita i visitatori a interrogarsi sul tema dell’identità d’artista: quanto un nome può influenzare una percezione, una valutazione e il prezzo di un’opera? L’arte deve colpire per il suo impatto visivo ed emotivo o può essere valutata solo per il suo background, fatto dalla storia e della carriera dell’artista? Nello spazio “Untitled” i visitatori possono provare a svelare il nome dell’artista che ha realizzato le opere esposte.
Un momento di riflessione, insomma, lo stesso proposto anche ogni pomeriggio, alle 15.30 e alle 17.30, nei due cicli di talk, dedicati rispettivamente alla Mediterranean Collection e alle influenze dell’arte contemporanea su musica e cinema e food (nonè un caso che tra gli ospiti ci sarà anche lo chef Alessandro Borghese che domenica pomeriggio racconta il suo nuovo progetto legato all’arte). E a proposito ci cibo, con “Lose yourself in Sweetness” Sal De Riso, tra i più grandi pasticceri italiani, ha creato in esclusiva per Affordable Art Fair un’edizione limitata di monoporzioni ispirate al mondo dell’arte contemporanea: colori vibranti, forme geometriche e linee essenziali caratterizzano il lato dolce della fiera. Senza dimenticare “Lose yourself nel LAB”, spazio che unisce tasting sessions di Rum Diplomático ad alcuni artisti emergenti, tra cui uno proveniente proprio dalla Key Gallery.
E in tutta questa proposta culturale (e non solo) ci siamo anche noi di Another Scratch In The Wall, invitati, per l’occasione, dalla Key Gallery di Milano con cui abbiamo più volte avuto a che fare: qui verranno presentati alcuni degli artisti con cui la galleria di Isola collabora da tempo, tra puppet vecchia scuola e Doodle Art all’italiana, passando per il lettering, la Street Art, la Stencil Art e molto altro ancora. Noi di Scratch intervisteremo live alcuni degli artisti che Key Gallery porterà ad Affordable Art fair, in un ciclo di incontri che si prefiggono l’obiettivo di raccontare il movimento a 360 gradi attraverso la voce di chi quella storia l’ha scritta in prima persona. Volete saperne di più? Stay tuned!