Con Inward i capolavori della Street Art italiana finiscono su Google Arts & Culture

di Clara Amodeo

4 storie, 160 elementi, 7 visite museo: sono questi i numeri della sezione dedicata alla Street Art di g.co/napoliarte, nata dalla collaborazione tra Google Arts & Culture e Inward Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana nell’alveo del progetto Grow with Google Napoli.

Ma di cosa si tratta, esattamente? Semplice: in pochi e semplici click è possibile visionare le opere censite da Inward a Napoli grazie all’uso delle più recenti tecnologie sviluppate dal colosso di Mountain View. Come succede con i tour virtuali di Street View: in questo caso è infatti possibile visitare virtualmente il Parco dei Murales di Napoli Est, selezionando le opere più interessanti e, per ciascuna di loro, scoprendo maggiori dettagli o immergendosi nelle immagini ad alta risoluzione.

A tale scopo sono state addirittura scattate immagini a 360 gradi grazie all’uso di un “trolley” di Street View, il carrello high-tech che viene generalmente utilizzato per ottenere immagini di interni e che del 2009 fornisce agli utenti l’esperienza di una passeggiata in un museo.

Per i visitatori, poi, sono state sviluppate anche alcune mostre digitali che raccontano la storia della Street Art italiana attuale spaziando tra l’importanza del cromatismo, l’astrattismo, l’illustrazione ed il realismo. A tale proposito, alcune delle opere più importanti presenti nella mostra online sono “Giovanni e Paolo” di Rosk&Loste, “Irma Bandiera” degli Orticanoodles e “Blu Cerebrale” di Corn79.

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