A Diamante, città dei murales, torna OSA, Operazione Street Art

di Clara Amodeo

Operazione Barbarossa in Russia, operazione Overload in Normandia, operazione Fork in Islanda.. ma ci avete mai pensato che nella storia dell’umanità manca una vera e propria Operazione Street Art?

E invece eccola qui, a Diamante, già ripartita nella sua seconda edizione: già, perché OSA – Operazione Street Art sarà nella borgo calabro fino al 15 settembre. E proprio qui importanti artisti della scena contemporanea si intercaleranno nel tessuto urbano per donare nuova linfa alla Street Art cittadina: Sfhir, Man O ‘Matic, TMX, Toni Espinar, Ele Man, Ozon, Solo, Diamond, Riccardo Buonafede, Stefania Marchetto e Alessandro Rizzotti saranno i protagonisti di OSA18 e marcheranno con la propria cifra stilistica edifici e facciate e della “Città dei Murales” (così chiamata per i suoi oltre 300 murales realizzati, nel tempo, da artisti provenienti da tutto il mondo).

Con lo sguardo attento all’attualità e un impegno rivolto al sociale, gli artisti sono chiamati a interpretare la propria visione sul tema dei diritti umani, sviluppata da ognuno secondo la propria sensibilità e inclinazione artistica, con lo scopo di sensibilizzare sulle tematiche della violenza contro le donne o dell’immigrazione o del bullismo, contro ogni discriminazione e a favore dell’uguaglianza di tutti.

E, a proposito di temi sociali, un’anticipazione di quello che la manifestazione intende comunicare è stato presentato assieme al murales di Ozon, realizzato in anteprima per OSA18.  Nelle giornate del festival, poi, è previsto un dibattito a tema col fine di informare ed educare la cittadinanza sull’argomento dei diritti umani. Allo stesso scopo, nelle giornate del 14 e 15 settembre, in collaborazione con il Gruppo Scout Diamante 1, verranno coinvolti i gruppi Agesci della zona: il 14 sarà organizzata una caccia al tesoro tra i murales e il 15 verrà realizzata un’opera ideata da uno dei reparti coinvolti nella manifestazione.

“Portando avanti il concetto di muralismo, inteso come percorso di rigenerazione dell’arte pubblica contemporanea e di rivalutazione del territorio – raccontano gli organizzatori – OSA intende aprire un dialogo tra arte e architettura, tra spazio e ambiente, allo scopo di riscoprirne i luoghi, esaltandone la bellezza attraverso l’integrazione della street art nel complesso artistico che ha toccato le mura di questo borgo marino negli ultimi 36 anni”.

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