A Ragusa torna FestiWall: 6 muri, 4 mostre e un’ex fabbrica tessile

di Clara Amodeo

A Ragusa torna, fino al 16 settembre, FestiWall, il festival internazionale di arte pubblica della città siciliana che, nel 2018, si presenta ad appassionati e curiosi con un nuovo trucco. Già perché per questa nuova edizione (la quarta, per la precisione) FestiWall ha deciso di rinnovarsi, arricchendo la programmazione con 6 muri e 4 mostre, il tutto firmato da artisti internazionali con un’agenda fitta di eventi tra concerti, dj set, workshop, talk e mostre.

Per quanto riguarda il versante artistico, la scelta fatta è stata quella di sommare le 6 opere murali di quest’anno ai 16 muri delle passate edizioni, rendendo così queste ultime opere permanenti consegnate alla comunità. Ma chi sono gli artisti di questa edizione? Sono Hense (USA), Mohamed L’Ghacham (SPA/MA), Alexey Luka (RU), Telmo Miel (NL), Pastel (ARG), Dimitris Taxis (GRE) che lavoreranno nell’area della città che va da viale Europa a via Archimede fino al viale dei Platani. Iperrealismo, figurazione, astrattismo, riferimenti espliciti all’arte del secolo scorso e alle avanguardie, attenzione all’architettura e a tematiche legate all’attualità: sono solo alcuni dei motivi rintracciabili nelle loro opere, tutte accomunate da un forte legame con il contesto in cui lavorano. Non è un caso: se nelle prime tre edizioni del festival, infatti, i lavori si sono concentrati  prima al nuovo centro cittadino, poi alla zona popolare del quartiere Selvaggio e infine al centro storico di Ragusa, ora l’idea è quella di focalizzare l’attenzione sulla zona nord della città, quella industriale, densamente popolata, ma priva di punti di socializzazione.

E proprio qui FestiWall ha deciso di porre il suo quartier generale, posizionandolo all’interno degli spazi del Lanificio: un’ex fabbrica tessile realizzata agli inizi degli anni Sessanta da un imprenditore illuminato, con sistemi costruttivi e architetture all’avanguardia, uno dei più importanti siti di archeologia industriale della città. Al suo interno si terranno le 4 esposizioni site specific dei 4 artisti invitati: Clemens Behr (DE), che realizzerà un’installazione con i materiali trovati all’interno dello stabile, Alex FaKso (IT), con una mostra di opere fotografiche inedite dal 2013 ad oggi, Luca Font (IT), con un progetto site specific in realtà aumentata, e infine Gurrieri/Sciveres (IT) dai cognomi degli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres, che hanno condotto uno studio sul recupero dell’area di archeologia industriale del Lanificio. Insieme a un team di giovani professionisti e all’agenzia di comunicazione Go Marketing & Co., poi, è stato redatto un masterplan dell’area alla ricerca di nuove e inedite strategie urbane. Il gruppo di architetti ragusani espone la ricerca condotta in questi mesi dal titolo Cose dell’altro mondo, che prevede il riuso dell’area privata per generare, anche solo temporaneamente, nuovi spazi di aggregazione in una zona che, pur essendo di recente costruzione e ricco di abitanti, risulta priva di spazi di socializzazione.

Infine, oltre alle mostre, il quartier generale ospiterà tutti gli eventi della manifestazione: due workshop, uno con Luca Barcellona, calligrafo tra i più noti in Italia e in Europa, e l’altro di linocut, tecnica di stampa diretta su carta, cartone o stoffa con Elena Campa; la proiezione del documentario FAME di StudioCromie; una serata dedicata alla Stand Up Comedy con Pietro Sparacino;  il talk La città possibile a cura degli architetti Giuseppe Gurrieri e Nunzio Gabriele Sciveres con Francesco Pagliari; e infine i live de L’Elfo, Gigante, Amato Jazz Trio, Go Dugong, Tama Sumo e molti altri.

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