Quando non sono eccessivamente frequenti, le visite da parte degli ospiti risultano più gradite agli ospitanti. O, come vuole un proverbio della nonna, “ospite raro, ospite caro”. Lo pensa il padrone di casa, Douglas Alberto Nave, con i suoi ospiti, ESPI, Riky Boy, Enzo Modolo, Libri Finti Clandestini, e un imbucato, Leonardo Bolgeri. Sono loro ad avere partecipato, con l’evento “Ospite raro, ospite caro”, alla terza edizione di Studi Festival, cinque giorni, rigorosamente in primavera (dal 14 al 18 marzo), durante gli studi solitamente non visitabili di tutta la città aprono le porte al pubblico con mostre collettive ed eventi, coinvolgendo altri artisti e ospiti nazionali e internazionali.
Personali, collettive, performance, ed happenings: sono solo alcuni degli eventi che si susseguono in un percorso che attraversa l’intera area urbana di Milano. Nel caso di “Ospite raro, ospite caro” lo studio del trentenne Douglas Alberto Nave invita gli artisti dello studio Lavatrici Bollatesi a esporre nel suo spazio riutilizzandolo come se fosse loro. A loro volta gli ospiti invitano il compositore sperimentale Leonardo Bolgeri che attraverso un’installazione sonora mette in dialogo le loro opere.
Nello spazio sono esposte le opere di Ricky Boy, che per la prima volta esplora la tridimensionalità con rami e piume per dare vita a composizioni e assemblaggi tanto eterei quanto surreali, Libri finti clandestini, il gruppo di artistiche realizza libri e supporti con sola carta trovata in giro (bellissimo, a questo proposito, “Il circo d’Atacama”, libro-viaggio nel circo e nel deserto nel nord del Cile), ed ESPI, che rielabora le forme geometriche basilari studiate da Munari in una vera e proprio “variante”, che verrà riprodotta fuori dallo studio, sotto forma di Street Art, con paste up e bomboletta.
E poi ancora Enzo Modolo, che con “Cenere sacra” ringrazia, con sensibilità quasi intimista, il rapporto tra la natura e l’uomo, i vulcani e la vita, il fuoco e la purificazione, ridisegnando, con acrilici e (non a caso) carbone, le visioni satellitari di vecchi vulcani sopiti in territorio cileno. E infine il padrone di casa, Douglas Alberto Nave, che con il suo Templum 01 (cui si aggiungeranno anche un 02 e un 03) costruisce un oggetto per riporvi il vino molto simile a un tempio dedicato nientemeno che a.. Bacco! Il tutto è accompagnato dalle musiche di Leonardo Bolgeri, elemento che mette in relazione ogni singola opera d’arte creando un ambiente unico con personalità diverse, per aumentare la percezione delle installazioni presentate.
Il calendario dei focus è così diviso: martedì 14 è stata la volta di Milano nord est, mercoledì 15 di Milano est, giovedì 16 di Milano sud e venerdì 17 di Milano ovest e centro. Oggi invece toccherà a Milano nord ovest e domenica 19 di “Liberi tutti dopo festival”.