Sette volte a Roma, di cui due all’ex caserma Guido Reni, per 30 giorni di kermesse dedicata alle espressioni contemporanee della cultura metropolitana internazionale. Sono i numeri di Outdoor, il festival internazionale dell’arte e della cultura metropolitane ideato e creato da Nufactory, che quest’anno si terrà, per la seconda volta di fila, all’ex caserma Guido Reni della Capitale fino al 31 ottobre.
Tema di quest’anno è Beyond, “andare oltre”, al di là dell’esperienza locale: in un momento storico in cui la democratizzazione dei mezzi di comunicazione si scontra con l’aumento delle barriere fisiche, l’innalzamento di nuovi muri e di nuove frontiere, Outdoor si pone infatti l’obiettivo di oltrepassare qualsiasi tipo di limite per raccontare una nuova cultura, globale e metropolitana. E per guardare al di là del proprio naso Outdoor sceglie quest’anno di di aprirsi a diverse e importanti realtà artistiche internazionali: la nuova edizione è infatti organizzata grazie al contributo di Ambasciate e Istituti di cultura stranieri come “La Francia in scena”, la stagione artistica dell’Institut français Italia sostenuta da Nuovi Mecenati, Ambasciata di Norvegia, Ambasciata di Spagna e il Forum Austriaco di Cultura. Altre collaborazioni sono poi state attivate con il Nuart festival di Stavanger, lo Street Art Museum di San Pietroburgo e il Festival Asalto di Saragozza. Queste partnership si aggiungono a quelle già consolidate con realtà culturali italiane come il MAXXI, la Wunderkammer Gallery, il Farm Cultural Parak di Favara e l’Istituto Europeo di Design.
Nemmeno la scelta della location è casuale: l’evento si tiene per il terzo anno consecutivo in spazi messi a disposizione dal Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (l’ex Caserma Guido Reni è di proprietà di CDP Investimenti Sgr, mentre l ’edizione 2014 fu ospitata presso l’ ex Dogana a San Lorenzo, proprietà CDP Immobiliare, ndr) che sta sviluppando un programma nazionale di riuso e valorizzazione di aree dismesse anche attraverso le temporary exhibitions. Proprio qui Outdoor promuove e attua la riconversione di spazi urbani attraverso l’arte, la musica e la cultura: sin dal 2010 ha dimostrato quanto i diversi linguaggi culturali abbiano la forza di riattivare luoghi inesplorati, periferici e spesso dimenticati.
È così che gli spazi dell’ex caserma, riattivati grazie all’allestimento di 15 padiglioni, vengono pensati privi di una reale suddivisione per nazione, metodologia espressiva o estetica e diventano luoghi di passaggio e transizione: un percorso privo di barriere dove il visitatore può notare più le influenze reciproche che le differenze tra gli artisti selezionati per questa edizione. Grazie a questa nuova concezione spaziale, gli stencil bicromi dal tono politico del norvegese AFK s’incontrano con le esplosioni di colore di Craig Costello, creando un ponte ideale tra il panorama urbano di Bergen e quello di Brooklyn, mentre le dinamiche installazioni gonfiabili dell’artista di Bristol Filthy Luker giocano con le fiabesche illustrazioni del francese Honet ed entrano in dialogo con le crude e spiazzanti fotografie di Fakso. Il visitatore passa tra i labirinti grafici di Joys e i volumi geometrici di Felipe Pantone per approdare alle personali ed intime visioni dei paesaggi naturali di Tellas (curato e prodotto da Wunderkammer Gallery), sorride leggendo gli interventi tipografici geniali e divertenti di Mobstr; rimane interdetto dalle provocazioni di Vlady (in collaborazione con il Farm Cultural Park) e sorpreso dagli interventi surreali di Virgilio Villoresi e si lascia incantare dal lavoro immersivo creato dal collettivo artistico Tundra e dalla crew di Kuril Chto e dai muri, utilizzati come fossero tele, del duo spagnolo Sebas Velasco e Xavier Annunzibai. Quest’anno anche l’Istituto Europeo di Design di Roma partecipa con Waves, un’installazione site specific che occupa due padiglioni, in cui si fondono diverse discipline: arti visive, design, moda, cinema, new media e comunicazione.
Un ricco programma di eventi anima il festival anche durante i cinque week end di ottobre: conferenze, proiezioni cinematografiche ed una vasta offerta di musica internazionale. Il sabato, grazie alla neonata collaborazione con altri festival internazionali, Outdoor si propone come show case di ospiti musicali scelti dalle realtà partner. Si è iniziato l’1 ottobre con la Russian night, in collaborazione con lo Street Art Museum di San Pietroburgo che presenta i dj set di Itzu & Misak, Lapti e Lipelis, mentre l’8 ottobre è stata la volta della Norvegian Night grazie al partenariato con l’Oya Festival di Oslo e al sostegno dell’ Ambasciata di Norvegia e Music Norway che presenteranno Prins Thomas e KARIMA. La French Night, in collaborazione con il Paris Hip Hop Festival e sostenuta da Fondazione Nuovi Mecenati insieme all’ Institut Français, ha visto esibirsi il duo rap parigino Cheeko & Blanka e i danzatori hip hop YZ, mentre la serata del 22 ottobre è stata dedicata all’Italia con Cosmo. Sabato 29 l’Austrian Night proporrà lo show case dell’Electrospring di Vienna con le esibizioni di Elektro Guzzi e la kermesse si chiuderà il 31 ottobre con la Spanish Night ed il live di Francesco Tristano.
Quattro conferenze dedicate all’innovazione, alla cultura e alle discipline creative arricchiscono la proposta culturale del festival. Sabato 8 ottobre è tornato per il secondo anno il Digital Yuppies International, l’evento di networking che unisce i talenti dell’industria digitale: web entrepreneurs, start uppers, appassionati e curiosi. Sbam, il 15 ottobre, curato da Luca Raffaelli, ha guidato i vistatori nel mondo del fumetto, dell’illustrazione e dell’animazione. È poi seguita la terza edizione di Italianism, il 22 ottobre, curato da Renato Fontana, che racconterà il meglio della cultura visiva contemporanea made by italians. Il tema di questa edizione è “Il design della parola.” A chiudere i cicli di conferenze, sabato 30, sarà Cultural Players, un’occasione per incontrare i rappresentanti di tutti i partner di Outdoor Festival, un’opportunità unica per conoscere i cases history di maggior successo a livello mondiale.
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