Wall in Art, l’arte urbana dove non te l’aspetti

di anotherscratchinthewall

Andare a fare graffiti in Valle Camonica è un po’ come tornare alle origini: qui, infatti, in quella che viene chiamata Valle dei Segni, che non a caso è stato il primo sito in Italia a ottenere il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco, si conservano ancora oltre 250mila incisioni rupestri, realizzate a partire dall’VIII millennio avanti Cristo. Lo sa bene Ozmo che, dopo la sua ultima fatica tra il vetro e il cemento di San Francisco, ha deciso di puntare al verde dei boschi della provincia di Brescia per organizzare la seconda edizione di Wall in Art, Muri d’arte nella Valle dei Segni. Qui, fino al 29 settembre, assieme ad altri due street artist, la Urban Art raccoglie idealmente il testimone delle popolazioni camune per proseguire, a suon di bombolette, trabattelli e pennelli, la tradizione locale dei graffiti su muro.

A Vezza d’Oglio (sui muri esterni della Casa del Parco Adamello), a Monno (sul muro d’ingresso al paese lungo la strada per il Passo Mortirolo) e a Paspardo (sui muri del Municipio) si passa così dai segni di allora ai lavori di Ozmo, curatore della rassegna tra le figure più rappresentative del panorama italiano, oltre che firma di riferimento anche a livello internazionale, dello statunitense Gaia, protagonista della fondamentale scena newyorchese, e di 2501, altro autore italiano capace di imporsi su scala globale. “Il progetto – mi racconta Ozmo – nasce l’anno scorso dall’idea di alcuni amici proprietari di un’agenzia pisana di servizi per Internet in contatto con alcuni clienti della comunità montana della Valle Camonica: grazie a loro sono venuto a conoscenza dei molti graffiti preistorici presenti in questo posto meraviglioso e mappati in due siti archeologici. Ho così pensato di mettere in relazione i graffiti preistorici di un sito Unesco e i graffiti metropolitani dei giorni nostri: ne è nata, l’anno scorso, un’edizione numero zero durante la quale ho dipinto una Minerva alla sede della comunità montana di Breno, mentre alcuni artisti locali hanno avuto modo, tramite bando, di dipingere”.

Quest’anno il rilancio: da un lato c’è, naturalmente, l’esito della permanenza dei tre artisti sul territorio, dimostrato dai tre wallpainting che resteranno a memoria dell’esperienza. Dall’altro, poi, c’è la condivisione del processo creativo con il territorio stesso, secondo un modello che è opera d’arte relazionale: i residenti e i turisti, infatti, hanno la possibilità di seguire passo dopo passo lo sviluppo dei lavori, interagendo con i tre artisti, condividendone pensieri e ispirazioni. “Agli abitanti della zona – prosegue Ozmo – il progetto sta piacendo molto: ogni giorno giovani e vecchi ci vengono a guardare, a salutare e a sostenere, dimostrando che non è vero che i paesi di montagna sono chiusi e poco affabili. Esemplare quanto è successo a 2501, che dipingerà sul muro di un privato: il proprietario è una signora anziana che appena ha saputo del progetto ha esclamato, entusiasta: ‘Ma certo, la Street Art! il muro è tutto vostro!’. Questo dimostra che c’è voglia di fare parte di una comunità ampia, cosa che in valle non è sempre così facile”.

Il progetto Wall in Art, Muri d’Arte nella Valle dei Segni è promosso dal Distretto Culturale di Valle Camonica e dal Gruppo Istituzionale di Coordinamento del Sito Unesco n.94 – “Arte rupestre della Valle Camonica”, in collaborazione con il Parco dell’Adamello e con i Comuni di Monno, Vezza d’Oglio e Paspardo; con il sostegno della Comunità Montana di Valle Camonica e del Consorzio Comuni BIM di Valle Camonica, con il patrocinio della Fondazione della Comunità Bresciana Onlus e la collaborazione del Liceo Artistico di Breno. Tre giovani studenti originari della valle, selezionati tramite bando pubblico, seguono e assistono direttamente il procedere dei cantieri, replicando idealmente il modello della bottega rinascimentale, agendo quindi a stretto contatto con gli street-artist: Giulia Manella lavora con OZMO, Matteo Facchini con GAIA, Tiziana Salvini con 2501.

Leggi anche:

Lascia un commento