Blu, Roa, Sten e Lex, Pixel Pancho, Ericailcane, Alicè, Dado e tanti altri. L’avreste mai detto che tutti questi nomi hanno lasciato la loro traccia nel tanto vessato Molise? A Campobasso per la precisione, dove anche quest’anno è tornato il Draw the line festival, kermesse che dal 2011, assieme all’associazione Malatesta, colora e riqualifica i quartieri degradati e spesso dimenticati del capoluogo molisano.
Il progetto nasce da un’idea ben precisa: draw the line significa tracciare una linea guida, una linea coerente ma soprattutto significa strada: “La linea – spiegano gli organizzatori – è un percorso di riqualificazione del nostro territorio, delle strade che viviamo ogni giorno; possiamo intraprenderlo, seguirlo e continuare a disegnarlo tramite l’arte, insieme”. Per questo “il festival di Street Art è mirato alla realizzazione di interventi artistici di alta fattura su superfici urbane locali, al fine di rivalutare zone degradate della città e dare un nuovo volto a diversi quartieri. Il coinvolgimento di artisti tra i più quotati nel mondo dell’arte di strada offre al Molise l’opportunità di diventare un riferimento nazionale come fonte di sviluppo culturale e visibilità nel panorama artistico internazionale”.
Per questo gli organizzatori hanno individuato, per la quarta edizione, alcune zone della città che necessitano di intervento: la zona San Giovanni, dove si vuole continuare l’azione di rivalutazione del quartiere popolare, il carcere di Campobasso, dove si intende trasformare gli spazi interni in aree positive e gioviali per la riappropriazione di valore da parte dei detenuti, i muri urbani e di contenimento come via Novelli, l’ex Romagnoli e via Muricchio, edificio della sede dell’associazione Malatesta e di diverse associazioni culturali da valorizzare. Oltre a questo l’edizione 2016 prevede anche momenti di trekking urbano e passeggiate in bicicletta, mostre nello spazio espositivo Malatesta e workshop per educare i ragazzi all’arte di strada come mezzo di comunicazione, di aggregazione, e addirittura come opportunità lavorativa.
Un progetto ambizioso, che per potere vedere la luce necessita di soldi: ma mentre lo scorso anno la kermsse si è avvalsa dei fondi di un concorso per la rivalutazione urbana, quest’estate ha deciso di autofinanziarsi. Come? Con un crowdfunding, naturalmente! E con un post dal titolo “Street art in Molise. Ci credi?” e un attacco che recita “Il Molise esiste, lo sapevi? E Campobasso pure. Pazzesco, vero?” i ragazzi di Draw the line non possono che raggiungere il loro obiettivo: racimolare quattromila Euro entro Ferragosto. Con quei soldi verranno così acquistati vernici, quarzi, lavabile per esterno, pennelli, spray, carta, rulli, aste, bracci meccanici, elevatori, impalcature e scale, verranno pagate le spese di viaggio, vitto e alloggio per gli artisti e si potranno realizzare catalogo e materiale informativo, materiale per la mostra conclusiva, gadget e t-shirt. Insomma, che aspettate a donare?
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