Ritorno al futuro con Back to the Roots

di anotherscratchinthewall

Le origini erano quando la hip hop culture invadeva, sgradita, le strade di Milano, tra jam di graffiti, esibizioni di break dance e battle di rap. Oggi, dopo che con il passare del tempo la città ha capito e fatto suo il valore di quest’arte, a tornare indietro di 25 anni ci pensa chi quegli stessi anni li ha fatti: i writers di ieri tornano così sui loro primi passi, in via Brunelleschi, dove dal 9 all’11 ottobre prossimi si terrà la jam “Back to the Roots”.

Organizzata dalla Stradedarts e dall’estro di Marco KayOne Mantovani con il patrocinio del comune di Milano, a parlare della storia di quella via è lo stesso KayOne: “La jam si chiama “Back to the Roots” – mi spiega – perché per molti di noi è un vero salto nel passato. Ho dipinto per la prima volta su quel muro nel 1988, e fino al 2005 sono passate tante persone italiane e straniere a lasciare il loro segno. Poi la grossa repressione nei confronti del Writing ha cancellato tutto e per 10 anni quel posto diventò “off limits”. Adesso, grazie all’apertura del Comune di Milano nei confronti del movimento del Graffiti Writing e della Street Art, quel posto torna a vivere”. Tanto che a partecipare sarà una lunga lista di pietre miliari del writing milanese: lo stesso KayOne, Airone, Yazo, Thero, Done, Zeta, Acme 107, Ghen, Gob, Virus, Teatro, Vandalo, Atomo, Shah, Flycat, Tritalo (quello originale), Teebo, Flood, Chief, Styng 253, Neoh, Tawa, Krema, Erics, Spra, Lark, Graffio, Rendo, Refreshink, Sea Creative, Neon, Zenok, Gasone, Seesma, Dosher, Mes, Neva C, Zen, Dreca, Close, Nais, Nail. “Sarà una jam – continua – dove molti amici torneranno in quel posto dove hanno mosso i primi passi all’interno di questa cultura, e dove adesso il colore tornerà a fare da padrone, in un luogo per molti aspetti abbandonato. Tre giorni dove amici di lungo percorso daranno vita a questa via, grazie anche al contributo di Brekka, storica società legata al mondo streetwear, che in proprio in quella via ha la propria sede”.

Gli spazi del Factory Store Brekka ospiteranno infatti una mostra fotografica che racconta quello che è passato su quel muro: 17 anni di Graffiti Writing, tanti nomi, tanti stili. Sarà l’occasione giusta per fare un vero salto alle origini di Via Brunelleschi, e fare due spese con la tessera sconto che per tutti quelli che passeranno all’evento, potranno tra una birra e l’altra usufruire di uno sconto di € 10 (con un minimo di spesa di € 50). “Il muro di via Brunelleschi – chiosa KayOne – è stato negli anni dimenticato. Una strada non trafficata che, una volta abbandonata dalle crew, ha inizato ad ingrigirsi e a mimetizzarsi con lo smog che la circonda. I muri stanchi aspettano che qualcuno si accorga di loro, e noi, che ogni giorno viviamo via Brunelleschi come un semplice parcheggio, abbiamo sentito il loro richiamo. La vita della strada, la vita pratica e sportiva, è quella che vestiamo con i nostri marchi, vedere casa nostra così trasandata ci rende figli irriconoscenti. La riqualificazione della zona parte dal rendere vivi luoghi dimenticati per dargli un nuovo scopo di utilizzo. Via Brunelleschi non è certo novella in quanto a bombing e bombolette spray, per questo abbiamo pensato di richiamare quei ragazzini, ormai uomini, che nei primi anni ‘90 hanno vissuto questo quartiere e ne hanno intrisi i muri di sentimenti come rabbia, amore e amicizia, trasformando una via qualun- que in un “ombelico del writing”. Ora gli chiediamo di raccontare alle nuove generazioni com’era e com’è diventata questa strada, per dirgli come un quartiere dimenticato possa diventare un trampolino verso il resto del mondo”.

Leggi anche:

Lascia un commento